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La Laudato si' è attraversata da un filo rosso, la convinzione che: «tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità» (Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 2005, 461). Il punto di partenza è l'ascolto che scaturisce dalla contemplazione interpellante della 'casa comune' che pone domande sia sull'ambiente naturale che su quello umano. Il fine sarà quello di valorizzare i paesaggi antropologici della cura e di proporli al dialogo interpersonale. E come dimensione del dialogo a distanza ci lasceremo interpellare anche dalle impressioni e riflessioni artistiche sul creato. Vivere la casa comune come dono affidato all'uomo è la sorgente della cura, che implica, a un tempo, amore e responsabilità. Di qui la necessità di cambiamenti profondi degli stili di vita e delle logiche imperanti nelle società odierne. La ricerca di uno sviluppo umano moralmente sostenibile e il presupposto del rispetto di ogni persona umana, dovrà essere coniugato con l'attenzione al mondo naturale.